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Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita

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Dietro a questo titolo provocatorio si nasconde un manuale "prêt-à-porter" che i nevrotici, o aspiranti tali, dovrebbero tenere in tasca. Esso utilizza tecniche yoga, buddhiste e zen, praticate da secoli dagli orientali (evidentemente anche loro nevrotici) ma esportabili anche a noi poveri uomini e donne dell'occidente. La nevrosi ci sommerge di ansie e di paure che ci impediscono di gioire della vita e dei rapporti con gli altri. Eliminando il pensiero nevrotico (le seghe mentali) e ritornando a quella realtà da cui esso ci allontana, possiamo imparare a godere delle vita e delle cose che ci stanno intorno. L'autore insegna Fondamenti delle discipline psicologiche orientali all'Università di Genova.

121 pages, Paperback

First published September 12, 2003

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587 people want to read

About the author

Giulio Cesare Giacobbe

59 books47 followers
Original and multi-faceted figure, he is the founder of the International Institute of Bio-psychosynthesis, of developmental psychology and developmental psychotherapy.
He has also conducted research for the CNR (National Research Council) and has taught humanistic psychology at the University of the Americas, California, and at the Faculty of Philosophy at the University of Genoa.

After publishing several academic works, he moved on to writing essays on psychology. Among his other bestsellers, Alla ricerca delle coccole perdute (In Search of Lost Cuddles) and Come diventare un buddha in cinque settimane (How to Become a Buddha in Five Weeks). His last book, Vademecum antistress (Antistress Handbook), was published by ROI Edizioni.

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158 (11%)
Displaying 1 - 30 of 125 reviews
Profile Image for ringoallavaniglia.
233 reviews22 followers
November 24, 2012
Un esperimento fallito. L'ho preso in prestito da una mia amica che nei libri di Giacobbe (e molti altri simili) ci sguazza allegramente da un sacco di tempo, e volevo capire il perchè del suo entusiasmo.
Non ci sono riuscita. Per me la filosofia dell'autore è ridicola, e più che una soluzione può essere un misero palliativo.
La cosa che però mi ha dato più sui nervi è l'umorismo veramente forzato, da cabarettista di feste di paese.
L'unico modo per smettere di farsi le seghe mentali è accettare la vita in ogni suo aspetto, e non prendersi mai troppo sul serio :) E, per la cronaca, questo non si ottiene smettendo di pensare e rifiutando di ricordare le esperienze negative.
Profile Image for ☆LaurA☆.
427 reviews137 followers
May 1, 2023
Un sacco di luoghi comuni....continuo a farmele anche ad un anno e passa dalla lettura di questo libro....😂😂


Ora ne sono passati più di due di anni e forse, forse, forse sto smettendo di farmele,ma non certo con l'aiuto di questo stramaledetto libro!!
Profile Image for Natalia Pau.
46 reviews3 followers
November 20, 2020
Il libro non aggiunge niente di nuovo a chi ha una conoscenza minima sui concetti di mindfulness. La lettura non risulta neanche piacevole perché l’autore nel tentativo di risultare simpatico, non solo usa un linguaggio rozzo e fastidioso, ma farcisce l’intero libro di stereotipi sessisti e di ogni genere.
Profile Image for marco renzi.
283 reviews99 followers
August 21, 2017
NON HO ANCORA SMESSO. MA...

... il libro di G. C. Giacobbe è simpatico, si legge in meno di un'ora e affronta argomenti molto seri in modo ironico.

Quando poi ho scoperto che l'autore ha perso un figlio, mi sono sorpreso per i toni scanzonati e divertiti del trattatello, che tra l'altro offre soluzioni anche "pratiche" al problema, cogliendo a piene mani dalla religione-filosofia buddhista; e infatti ho preso anche il successivo "Come diventare un Buddha", scritto sempre sulla falsariga di questo sulle seghe mentali, dalle quali è impossibile liberarsi del tutto, ma è pur vero che qui vengono descritte nella loro essenza, nella loro dinamica, nel loro essere basate, in fondo, sul nulla. Una volta scoperto come sono fatte e capiti i motivi per cui nascono, potrebbe risultare senza dubbio più semplice affrontarle.

Oltre a ciò, i riferimenti bibliografici sparsi in questo centinaio di pagine, che rimandano a testi di psicologia e affini (e non solo), offrono qualche spunto in più a chi volesse proseguire con l'approfondimento della materia.

Ecco, magari uno non smette subito di farsi le seghe mentali: diciamo che comincia a capirle un po' meglio.
Profile Image for Giuseppe Siragusa.
33 reviews1 follower
September 13, 2017
Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola Coca Cola...
Profile Image for Roberto.
348 reviews40 followers
August 25, 2017
Buona l'idea, misto il risultato

Il problema delle seghe mentali è senz'altro serio, e riguarda molti di noi, dal giovane meno preparato all'intellettuale (forse sopratutto lui) stagionato. L'idea di provare a parlarne in modo semplice e accattivante raccontando di quanto il re sia spesso piuttosto nudo è sana e utile. Ma come farlo per parlarne a tutti?

Giacobbe ha scelto di fare il simpatico. Il supersimpatico, con battute a valanga tra cui cercare la sostanza che pure c'è. Battute il più delle volte ridondanti e con l'effetto contrario, tipo uno che vuole fare il 'giovane per i giovani' e alla fine lo sgami. Per me ha esagerato e non mi è piaciuto in questo. Ma ci sta, lo capisco.

Mi è piaciuta invece la spiegazione dei meccanismi mentali alla base delle seghe mentali, dalle più semplici manie sino alle ossessioni in risonanza. Interessante e utile a riconoscere i nostri meccanismi mentali concentrandoci sulla auto-osservazione. Lo sentivamo già, ma sentirselo spiegare è un buon rinforzo.

Meno felice mi è sembrata la soluzione finale. Che è il percorso dell'ascesi buddista. Esistono approcci laici, come il training autogeno, senza aver bisogno di un velo mistico antico. Avrei preferito che la naturale evoluzione del percorso non avesse portato ai mantra e agli autori buddisti più o meno autorevoli.

In pratica, la sensazione è quella di essere entrato in contatto in modo corretto con tematiche reali e importanti, anche ben percepite e spiegate. Ma di averlo fatto però in un contesto (quello del buddista simpaticone) che ne ha indebolito la forza. Giudizio finale: andava così bene, che peccato... :)
Profile Image for Raúl.
61 reviews
September 23, 2015
Meh. Es corto y se lee rápido. Empieza divertido, despues se pone algo serio y repetitivo. Le sobran la mitad de notas al pie que sólo sirven para rellenar.
El contenido está bien, aunque se puede resumir en: no te ralles y centrate en el presente al 100%, con un toque de la parte útil del budismo. Mindfulness que lo llaman ahora, vaya. Recomendable por ser así de cortito, si no le pegabas fuego.
Profile Image for Les75.
468 reviews5 followers
July 5, 2020
A mio parere, questo volumetto ha tre problemi.
1) Il target. Purtroppo non è espressamente indicato, ma dovrebbe comparire il disclaimer "non adatto a lettori maggiori di anni 15 (e possibilmente di bocca buona)". Per apprezzare questo scritto è necessario non avere mai superato (anagraficamente o, peggio, mentalmente) l'adolescenza, altrimenti è impossibile trovare una sola cosa interessante.
2) La forma. È tutto scritto in "giovinese", in "slang", quindi in un linguaggio che mischia ignoranza lessicale a volgarità. Sembra proprio il goffo tentativo di un professorino di rendersi "figo" agli occhi dei suoi studenti. Io comprendo che talvolta per rendere divulgativi determinati concetti si può ricorrere a un alleggerimento del linguaggio, ma lo slang è il parto di un ceto sociale degradato e sculturato, dove ignoranza e povertà di pensiero dominano incontrastati. A condire il tutto, le battutine irresistibili dell'autore, che ammantano questo scritto di una coltre di tristezza impareggiabile.
3) Il contenuto. Siamo molto sotto le famose pillole di Osho. Direi che siamo dalle parti del Mago Gabriel: se mai questo libercolo è riuscito realmente ad aiutare qualche adolescente in crisi esistenziale, bene così; in caso contrario, ha la stessa utilità di un libro di barzellette sui Carabinieri.

Mi rimane tuttavia una consolazione: non ho contribuito all'abbattimento di alberi per produrre la carta su cui stampare questo libro. Ascoltando il mio sesto senso e piegandomi alla freddezza di un prodotto editoriale elettronico, l'ho letto in formato kindle.
Profile Image for Andrew✌️.
310 reviews22 followers
June 20, 2022
Ascoltato recentemente in versione audiolibro. Sono stato attratto dal titolo, sicuramente spiritoso, ma sapevo comunque che l’argomento avrebbe trattato temi delicati e seri.

L’autore usa una certa dose di ironia per spiegare, attraverso esempi, i tipi più comuni di ossessione, quelle che lui definisce seghe mentali. Nel libro sono descritti episodi che hanno per protagonisti personaggi storici, in cui viene analizzato il loro comportamento e le loro manie, spesso con un tono ironico che dovrebbe alleggerire la lettura, ma che la maggior parte delle volte sembra fuori luogo. Allo stesso tempo, le problematiche e le parti più “cliniche” vengono esposte in modo enciclopedico. Per quanto mi riguarda, non sono molto d’accordo con l’inserimento di una visuale mistico religiosa con tanto di mantra per il superamento delle crisi, forse fatta più per creare un legame con altri libri dello stesso autore.

Arrivato alla fine devo ammettere che mi ha lasciato indifferente, magari perché è un libro che ho letto una volta sola. Potrebbe essere il genere di lettura da tenere sempre a portata di mano e consultare regolarmente, per assimilare i concetti un po’ alla volta.

Non credo che questo genere di libri possano cambiare la vita o risolvere i problemi di ansia, ma possono aiutare a comprendere i meccanismi che regolano il comportamento e la mente umana e questo forse può aiutare.
Profile Image for Paula.
2 reviews
May 6, 2020
Il contenuto non è male, ma l'autore è molto sessista. Non sono stata in grado di godermelo perché mi ha fatto arrabbiare continuamente con l'autore.
Profile Image for Lana .
190 reviews13 followers
June 12, 2022
Bueno, no sé ni qué puedo decir. Me lo he terminado porque fue un regalo y se ve que sí tengo un cierto nivel de compromiso con eso, pero ya a la primera página lo habría dejado. El libro se basa en un tipo de humor que, personalmente, no solo no me hace gracia sino que me da hasta cierto... ¿Cómo decirlo? Cringe es la única palabra que se me viene, pero en castellano ninguna. El autor presume de estar elaborando un libro muy inclusivo con todos los géneros porque repite la fórmula masculino-femenino, y resulta terrible descubrir lo machista que acaba siendo entre medias, incluso en la propia explicación que hace de este uso doble. Y las notas a pie de página, Dios mío. Si había una forma de hacer peor el libro, era esa: con notas interminables a pie de página cuyo valor no es más que extender el chiste o colar otro. Sinceramente, algo bueno habría entre las páginas, seguro, alguna idea de valor o concepto interesante, pero este estilo y este tono me han agotado tanto que no han dado mucho lugar a que calara nada más. En fin, como siempre, esto no es una verdad absoluta: el libro no ha sido para mí, pero quizá sí sea para ti.
Profile Image for Psicologorroico.
455 reviews47 followers
July 27, 2015
Uno dei libri che mi ha fatto avvicinare alla psicologia. O meglio, il primo libro letto di questo autore: sono stati altri due suoi libri ad affascinarmi particolarmente.

Ricordo benissimo l'acquisto di questo volumetto: avevo 16 anni, ero in libreria con una mia amica e mi vergognavo tantissimo di andare alla cassa per acquistarlo. Ai tempi mi è stato molto utile.

Riletto ora, dopo anni, mi sono fatto quattro risate. A volte l'autore insiste un po' troppo nel voler far sorridere il lettore: ad un certo punto le note diventano fastidiose. E i lunghi sproloqui non necessari sembrano messi lì per allungare un libretto altrimenti troppo corto.

A parte questo, l'analisi fatta da Giacobbe è interessante, ma un po' superficiale. Ci sono suggerimenti e spunti utili: mi piace moltissimo il connubio fra psicologia e discipline orientali, che appunto vorrei approfondire di più.

Una lettura consigliata per approcciare a un tema "pesante" in modo leggero e divertente; tuttavia, preferisco altri suoi titoli.
Profile Image for Alessandra Azazella.
39 reviews3 followers
October 6, 2021
Sarebbero in realtà due stelle e mezzo.
Prestato da un'amica, è una lettura semplice ma non del tutto banale. Alcuni spunti di riflessione sono piuttosto interessanti.
Non sempre però ho gradito l'ironia dell'autore: a volte risulta molto forzata, le note spesso spezzano il ritmo e il filo del ragionamento senza aggiungere molto di più al discorso, a volte sembrano piuttosto superflue.
È come se Giacobbe volesse fare il simpatico per forza per attirare il lettore finendo invece per creare l'effetto contrario e risultare un po' noioso.
Il libro, che resta comunque una lettura piacevole, avrebbe guadagnato qualche punticino in più con qualche battuta in meno.
Profile Image for Vincenzo di Vincenzo.
19 reviews1 follower
July 17, 2021
Un ottimo libro da cui partire per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e delle false problematiche che ci si crea quotidianamente. L'ironia tagliente di Giacobbe permette sempre una lettura leggera, a volte troppo.
Consigliato per chi cerca un'introduzione ad una vita migliore e non ha intenzione di partire in grande, ma a piccoli passi. :)
Profile Image for Marta.
93 reviews2 followers
January 2, 2025
L'apparenza inganna: dal titolo sembrava davvero "una belinata" (come lo definisce scherzosamente l'autore stesso), invece l'ho trovato interessante soprattutto il capitolo riservato alla parte teorica della consapevolezza (da leggere rigorosamente quando si è lucidi e ben riposati).
L'unica nota stonata sono, per un mio gusto personale, le note a piè di pagina che sono perlopiù delle freddure con l'obiettivo di strappare una risata.
Profile Image for Caterina Licata.
247 reviews2 followers
January 1, 2024
Un piccolo saggio ironico ma molto riflessivo sull'ansia e ciò che ne deriva. Mi ha aiutata molto a comprendere ciò che scatta nella mia testa quando attraverso periodi di particolare stress emotivo, ora posso essere più consapevole e aiutarmi ad uscirne. Lo consiglio vivamente a tutti coloro che hanno problemi di ansia o depressione. Spero che possa girare il più possibile.
Profile Image for Alessandro Ciceri Wizz.
30 reviews2 followers
May 18, 2021
Un libro che non ho capito, o forse è l'autore stesso che ha scelto di non farsi capire, fornendo però spunti per un'interessante analisi personale. Oltre a questo, in fondo è stato simpatico e di compagnia. Verrebbe voglia di leggere un altro dei suoi libri, ma preferisco altri generi.
Profile Image for Veronica Palomba.
365 reviews1 follower
July 4, 2024
Illeggibile, un'infinità di banalità che non fanno neanche ridere
Profile Image for bossboeo.
86 reviews7 followers
Read
February 20, 2020
{https://www.youtube.com/watch?v=aGSKr...}

La psicologa si era già fatta dare 100€ ed eravamo solo all'inizio. Giulio Cesare Giacobbe si è accontentato di essere comprato usato a 0,60€ e mi ha dato un gran bel calcio in culo, di quelli che mi servivano.
Anche le recensioni mi davano una forte ansia (vedasi la mia recensione di Dal Big Bang ai buchi neri), tant'è che cancellai addirittura l'account. Ho rovinato rapporti umani in balia di me stesso, perché ero convinto che io avessi ragione e loro torto. Ci stavo male, sapevo di sbagliare, ma non me ne fotteva niente. La depressione è anche questo. Le aspettative verso gli altri sono sempre state e sempre saranno il piccone sulla carne del benessere psicologico.
In questo libricciuolo semiserio ci sono certe bombe zen che non mi aspettavo. Quello che mi ha piú colpito, oltre al concentrarsi sui cinque sensi e l'ambiente circostante, oltre al porre il focus sulla respirazione e sulla contrattura dei muscoli delle spalle e la curvatura della schiena, oltre a tanto altro, è stata quella immagine: il cavallo (A), la mia reazione emotiva al cavallo (B), la mia autopercezione in quel momento (C) e l'intero processo percettivo (D). Quando ho ansia sono focalizzato su A, sul cavallo, e sono dentro B. La consapevolezza di questo pattern continuo in ogni istante della vita è una grande illuminazione per me. Riuscire a spostare il focus fino a D mi ha riportato a quella sensazione di armonia con l'ambiente circostante che avevo quasi dimenticato. In parole povere osservo la mia vita mentre la vivo, senza andare a rintanarmi nel passato o congetturare futuri. Just the present. Questo trick di non-pensiero e vita slegata dalla paura di relazionarmi al mondo è stato utile per provare in pieno centro, sotto gli occhî di decine di sconosciuti, se davvero si scivola su una buccia di banana. Posso confermare.

La contemplazione orientale è una pratica simile alla meditazione occidentale, con la differenza che la prima consiste nel non-pensiero, nello stare nel presente, mentre la seconda è una sega mentale! Concentrarsi su dei simboli, sulla fallocrazia, su qualcosa di potente che ci dia energia. La meditazione occidentale è utile fintantoché non viene abusata come viene abusata tutti i giorni. Noi europei siamo ancora convinti che riflettere su qualcosa fino allo sfinimento per vivisezionarla e capirla fino al 100% sia qualcosa di quotidianamente possibile. È questo fraintendimento a causare la nevrosi occidentale. Abbiamo anche avuto la Carta dei Diritti dell'Uomo, tanto di cappello, solo che concentrarsi eccessivamente sui problemi rischia di causare un surriscaldamento mentale che può dare fuoco proprio a quella Carta (come avvenne ante litteram ai tempi dei dittatori... e come sta riavvenendo). Just take a break. Osservare la mente mentre sta macchinando il suo flusso continuo, senza giudicare, senza agire, solo restando passivi, per poi agire quando serve.

Davvero stimolante anche il concetto di rappresentazione e realtà. Una mia amica mi ha detto giusto stamattina che quando vede la carta igienica ricorda una cosa brutta e che le dà crisi di nervi. Le ho fatto notare che non è la carta igienica il problema ma il fatto che l'ha associata a quella cosa negativa. Carta igienica did nothing wrong. Mi ha ringraziato, e l'ho rimandata a questo libretto. A raccontarlo sembra banale, ed è cosí. Pensa che scemo a essermi scordato una cosa tanto evidente! Le seghe mentali sono proprio questo: scordarsi la realtà per approdare in incubi di simbolismi e rimandi psicologici a traumi passati. Ci sono anche le seghe mentali benefiche, fa notare Giulio Cesare (l'autore), come la filosofia, l'arte e la scienza. Quelle sono belle, rendono bella la vita. Preferisco chiamarle scopate mentali.

La parte sui mantra mi ha convinto poco, è stata scritta troppo in fretta e non ho ben capito l'utilità dei mantra e soprattutto quali utilizzare. Il gioco del consigliare i proprî libri precedenti, in questo passaggio, ha preso il sopravvento.

Ho apprezzato l'immaginifica, bucolica parte finale. La pace interiore ed esteriore su pagina.

La cosa che mi è piaciuta di piú di questo saggio è la sua ironia che pervade ogni capitolo, lasciando spazio alla serietà quando necessario, mentre la psicologa era cosí seriosa, quasi come fossi fatto di cristallo. Cribbio, sono depresso, mica osteoporotico!

Conoscevo Giacobbe già da quando avevo 14 anni, e doveva arrivare il Mercatino dell'usato in via Dante Alighieri e buttarmelo in faccia a pochi spiccî. Vedi che bello il riutilizzo (parola etica per non dire che sono uno spilorcio)?
Profile Image for Elena Giovanardi.
3 reviews
July 10, 2023
Voto: 2.5. Una via di mezzo tra: non so se mi è piaciuto o se mi ha fatto schifo.
Profile Image for Luisap.
36 reviews2 followers
January 17, 2021
Libro consigliato dalla mia insegnante, letto in un giorno, mi ha fatto capire che i pensieri ossessivi sono processi biochimici umani fisiologici, finché non diventano troppo ossessivi.
L'autore spiega l'origine delle "seghe mentali" il distinguere quelle buone da quelle autolimitanti e alcuni trucchetti per tenere a bada quei pensieri che ci fanno andare in loop il cervello.
Consigli da provare a mettere in pratica.
Ho trovato il libro piacevole, sicuramente da tenere presente e da consultare di nuovo in caso di pensieri ossessivi che ogni tanto ci fanno bloccare in stati emotivi poco felici.
Profile Image for Carlotta Micale.
309 reviews8 followers
January 6, 2021
Momenti di ironia, alternati da momenti seri. Un libretto interessante, ma lo stile di Giulio Cesare Giacobbe, ironico all'estremo, potrebbe stancare presto.
Leggendolo ora, mi rendo conto che alcuni concetti sono ben conosciuti, e qualcun altro è riuscito a spiegarli in modo molto migliore, ma considerando la data di uscita del libro (2003), ne riconosco l'importanza e l'innovazione. Quando ancora GC Giacobbe poteva fare battute sugli stereotipi di genere, senza essere attaccato dai fanatici del politically correct, così come poteva ancora scrivere un libro intitolato "come diventare bella, ricca e stronza" senza essere attaccato dalle nazi-femministe gridando allo scandalo. Forse era un mondo migliore? Non lo sapremo mai, ma intanto consiglio la lettura di questo libro soprattutto a chi è nuovo del mondo della cosiddetta "crescita personale", per un approccio più leggero, e per stimolare la curiosità ad approfondire. Per tutti gli altri potrebbe essere ripetitivo, noioso e di cattivo gusto.
Profile Image for Lina Linachan114.
19 reviews2 followers
August 23, 2020
Vediamo se funziona...

Da brava nevrotica ossessiva ho letto tutte le pagine, comprese ovviamente le note allegate, ma se potete, risparmiatevi i capitoli così come dice lui. 3 stelle perché:
- una si deve dare per “forza”,
- la seconda perché l’ho letto gratuitamente grazie a prime,
- la terza perché la fiducia, ho già attuato qualcosa leggendo (le parti serie) e potrebbe essere utile.

Le altre stelle no vedendo il prezzo di base, la scrittura dispersiva di autocompiacimento e infine perché l’ultima grande rivelazione ho ricordato leggendo di averla già attuata in una sorta di meccanismo di autodifesa.

Penso possa comunque essere d’aiuto a chi ne ha bisogno, anche solo per farsi due risate.
Profile Image for Bay.
3 reviews
February 18, 2018
Libro traboccante di luoghi comuni, discorsi fine a se stessi e battute “finto feminist-friendly” che non fanno ridere nessuno. Note a piè di pagina inutili, aggiunte, sembra, solo con l’ostentata intenzione di divertire che, però, è fallita miseramente. Scandalosamente imbarazzante la frase, cito testualmente: “Se poi sei depresso, ti dico: forza ragazzo, fai uno sforzo e gargarizzati questo capitolo, tanto per te uno o l’altro è assolutamente lo stesso. Poi per me puoi anche morire”. Qualche minimo tentativo di spiegazioni più tecniche e scientifiche c’è ma si perde nel marasma di un’ autoironia fasulla e a lungo andare pesante.
Profile Image for Alice.
285 reviews
November 14, 2010
la spiegazione psico-evolutiva di quanto siano inutili le "seghe mentali" e come evitare di caderne vittime
Displaying 1 - 30 of 125 reviews

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